5 cose su POKEMON GO che ogni genitore, educatore o giocatore deve sapere… non tutte negative! #parte1

3 Marzo 2017 Vincenzo Abbate

5 cose su POKEMON GO che ogni genitore, educatore o giocatore deve sapere… non tutte negative! #parte1

5 cose su POKEMON GO che ogni genitore, educatore o giocatore deve sapere… non tutte negative! #parte1

Con il debutto di Pokémon Go la realtà aumentata è arrivata di colpo in mano a milioni di utenti.

È scoppiata una vera e propria febbre da gioco: più di 7,5 milioni di download nei primi cinque giorni, e attualmente oltre 10 milioni solo su Android; negli Stati Uniti ci sono già più installazioni su Android di Pokémon Go che di Tinder (circa 5% contro 2%) e gli utenti quotidianamente attivi di Pokémon Go su Android hanno superato quelli di Twitter in USA e giocano in media 43 minuti al giorno, che è più del tempo speso su WhatsApp, Instagram, Snapchat e Messenger (dati SimilarWeb). Sicuramente, “Pokemon Go è il più grande videogioco mobile della storia degli Stati Uniti con circa 21 milioni di utenti attivi al giorno” (Huffington Post).

Questa febbre sta tirando fuori il peggio dell’uomo, e ne stanno approfittando i bufalari e i criminali in Rete e nel mondo reale. In più è emerso che l’app ha problemi di privacy e sicurezza. Dal lancio del gioco, il 6 luglio scorso, la capitalizzazione di mercato di Nintendo è più che raddoppiata raggiungendo 4.500 miliardi di yen (42,4 miliardi di dollari), più di quella di Sony. Nintendo ha anche stabilito un nuovo record per il maggior numero di azioni scambiate in un giorno in Giappone, battendo il primato che aveva messo a segno venerdì scorso. Ma in realtà, la Nintendo è coinvolta solo parzialmente, infatti è lo studio Niantic, associato a Pokemon Company, una controllata del gruppo nipponico, ad aver inventato Pokemon Go. Come detto l’app è disponibile sia su Android che su Ios, ma Apple ha un motivo in più per festeggiare considerando che attraverso lo store incassa ogni giorno circa 1,6 milioni per la vendita di articoli correlati.

Provo a fare il punto sulla base di quello che è emerso finora, ma le statistiche sono in costante aumento.

Le regole del gioco sono semplici ed ormai tra articoli, notizie al telegiornale internet le conosciamo un po’ tutti: bisogna spostarsi nel mondo reale per trovare delle creaturine, chiamate appunto Pokémon, e catturarle lanciando delle palline virtuali, le Pokéball. L’obiettivo è completare la collezione, come con le figurine: alcune creature sono più difficili di altre da trovare perché compaiono solo in determinati luoghi o Screature contro quelle degli altri, e le creature possono “evolvere” acquisendo maggiori capacità di combattimento. In pratica il gioco si basa sulla schiavitù di animali tenuti in gabbia e fatti combattere per divertimento.

Con 100 milioni di giocatori attivi, i tuoi figli, i tuoi nipoti o tu stesso stai già giocando o comunque sarai invogliato a farlo nei prossimi giorni.

Dopo che il 16 luglio la App è arrivata in Italia, hai almeno il dovere morale di sapere rischi e pericoli del gioco oltre che qualche aspetto positivo.

  • Pokémon GO avviene in realtà aumentata e con la geocalizzazione:

Dal punto di vista tecnico e virtuale vi dico che questa è una tecnica incredibile. Praticamente l’utente è nel videogioco, cosa impensabile nella mia adolescenza passata con il buon “Comodorre 64” “Atari” e poi “Sega” e le prime “play station”. La realtà aumentata si riferisce ad un ambiente reale i cui elementi sono combinati con immagini del gioco generate e suoni. Il gioco, quindi come abbiamo visto permette ai giocatori di muoversi ed inseguire gli animaletti in uno spazio fisico reale, quindi su angoli di vera strada, negozi, bar, punti di riferimento, piazze e tutto il resto. I giocatori, con gli occhi fissi sullo smartphone devono andare in posti del mondo reale per inseguire il loro obiettivo e geo-localizzarsi con il GPS per catturare il loro pokemon.  Questo è uno dei primi pericoli l’applicazione si collega direttamente all’account Google dell’utente e ne ottiene tutte le informazioni, compresi i dati sensibili, oltre ad utilizzare le mappe di Google Maps e quindi di facile localizzazione dell’utente. Questa è una cosa che già dovrebbe “farci tremare i polsi” perché con il numero di utenti connessi le possibilità di incontrare i malintenzionati sono altissime. Proprio in un momento delicato e critico come il periodo estivo, in cui i più piccoli non vanno a scuola, hanno più tempo libero, sono più soli e quindi sempre più “connessi” ma, allo stesso tempo, sempre più “soli”. “Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati”, ha commentato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile, “E’ proprio in questi spazi, che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Episodi come quello del Missouri, dove tramite l’applicazione quattro rapinatori armati hanno attirato e derubato 11 adolescenti in una zona isolata, possono diventare un modello di ispirazione.

  • Pokemon GO ti stordisce tanto da farti perdere la concezione del reale.

Noi viviamo già in un mondo dove l’attenzione della gente già viene troppo deviata dai dispositivi mobili. Pokémon GO incoraggia la distrazione in movimento. Dobbiamo insegnare ai nostri figli a essere presenti dove sono e consapevoli del loro ambiente. Stanno arrivando numerose segnalazioni di gente che gira per strada giocando senza guardare dove va, intralciando il traffico pedonale, ignorando i semafori (come racconta in Svizzera, specificamente a Lugano, Tio.ch). Il gioco ti spinge anche in certi posti pericolosi e a fermarti in posti assurdi per cercare di catturare il tuo mostriciattolo.  Numerosissimi già in tutto il mondo incidenti stradali, investimenti a pedoni causati dalla distrazione per acciuffare un pokemon. Ultimo di poche ore fa a Giugliano, un ragazzino di 14 anni investito da un’auto, mentre attraversava senza guardare alla ricerca di un mostriciattolo. Grazie a Dio, l’incidente non ha procurato danni al ragazzino che si è subito rimesso in piedi senza bisogno delle cure mediche: l’unica conseguenza per lui sono stati gli sfottò degli amici che lo hanno preso in giro perché investito mentre cercava un pokemon.  Diversi incidenti sono stati causati anche da autisti, che mentre guidavano giocavano con l’App. “Se incontri Snoriax o Vaporeon (i Pokémon più rari, ndr) – si legge nel tweet della Policia Nacional – non farti prendere dall’emozione, la tua sicurezza viene prima di tutto. Non invadere la strada, rispetta i segnali del traffico, non entrare nelle proprietà private e rispetta le norme in vigore in spazi e luoghi pubblici”. Regole ormai note, che però vanno ricordate a chi perde il contatto con la realtà, proprio perché troppo preso da ciò che accade sul telefonino.

  • Pokemon Go ha un aspetto positivo: ti incoraggia all’esercizio fisico.

Uno degli aspetti positivi della app, anche se troppo riduttivo rispetto agli altri enormemente negativi, lo   dobbiamo affermare: il gioco tiene i giocatori in movimento. In un mondo dove la maggior parte dei videogiochi incoraggia i giocatori a stare fermi per ore e ore, chiusi nella loro cameretta e molto spesso in solitudine questo è un gioco che li porta ad uscire e a stare in movimento. Quindi da tutto un altro punto di vista, c’è chi manifesta entusiasmo per il giochino. Pokemon Go, infatti, spingendo le persone a uscire di casa può aiutare quanti hanno sintomi di depressione. Lo suggerisce, basandosi sui tweet postati dagli utilizzatori, il sito specializzato psychcentral.com. Già nei primi giorni dopo l’uscita negli Usa, sottolinea il sito, ci sono stati tweet entusiasti che facevano proprio riferimento a patologie. «PokemonGo ha cambiato la mia vita in meglio in appena una settimana – scrive ad esempio una utente -. Sto combattendo con un disordine della personalità borderline, depressione e ansia, e mi ha aiutato a uscire di casa». Un altro giocatore scrive « Pokemon Go è già un trattamento migliore per la mia depressione di quelli che mi hanno dato terapisti e medici», mentre una utente di nome Amy dice: «PokemonGo mi fa venire voglia di uscire dalla mia camera e interagire con le persone finalmente dopo anni di depressione». Un altro ancora sottolinea come «Grazie al gioco ho passato la maggior parte dei week end con gli amici, è incredibile». Possibile? «Sappiamo già che l’esercizio aiuta enormemente con la depressione, come con gli altri problemi di salute mentale – sottolinea John Grohol, uno dei curatori del sito -, ma essere motivati a fare esercizio quando si è depressi è molto difficile. Ecco perchè un gioco coinvolgente come Pokemon Go può essere d’aiuto». Inoltre un recente articolo del Guardian ha posto la domanda: “E ‘Pokémon Go la risposta al problema dell’obesità in America?” Mi affido alla vostra intelligenza. Sicuramente questo è un aspetto positivo, ma alla fine del gioco stiamo parlando sempre di “realtà virtuale” anche se “aumentata”, al game over il problema si ripresenterà.

fine parte 1

Vincenzo Abbate

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