Rimini, 13 maggio 2019 – A 12 anni fa un video porno e lo gira al fidanzato coetano. Il risultato è che ora quelle immagini fanno il giro di scuole e palestre e la ragazza non ha più il coraggio di uscire di casa. Il colpevole è un coetaneo ed essendo sotto i 14 anni non è imputabile.
I fatti risalgono a qualche settimana fa. Nonostante la giovane età, la ragazza si improvvisa sciantosa e decide, non è chiaro se su richiesta, di girare un video a luci rosse che la vede protagonista. Pose decisamente spinte. Un ‘regalo’ al ragazzo del cuore girato su WhatsApp. Il quale apprezza parecchio, ma come da copione è talmente ‘orgoglioso’ di quello che lei gli ha inviato che decide di condividerlo anche con alcuni amici per vantarsene.
I quali a loro volta inviano il filmato ad altri amici ancora e via così. Il risultato è che nel giro di pochi giorni, il video fa il giro di decine di persone. Prima si diffonde a scuola, poi in un’altra e arriva a guadagnare anche i campetti di calcio frequentati dai ragazzi. Fino a quando qualcuno pensa di avvisare la 12enne che è diventata lo zimbello di tutti. La ragazzina è distrutta e piena zeppa di vergogna, si sente tradita dal fidanzato, il quale nemmeno si rende conto di quello che ha combinato.
Lo fanno gli adulti, perchè non dovrebbe farlo lui? Alla giovane vittima, ormai sbeffeggiata da tutti quelli che conosce, non resta che andare a piangere dai genitori. Ai quali si rizzano i capelli in testa, quando vedono quel ‘documentario’ che ha la loro figlia come protagonista.
Dopo il primo momento di choc, padre e madre vanno dritti all’avvocato. Ma se pensano di poter risolvere qualcosa si sbagliano di grosso, perchè quando il legale si rivolge agli investigatori si sente rispondere che il colpevole è troppo giovane per essere punito. Quanto ai video hard, impossibile rimuoverli. A questo punto la vittima deve solo aspettare che passi la bufera, e ricominciare ad uscire di casa.
Una vicenda assurda.
Attualmente è proprio il “sexting” ovvero l’invio di immagini, video e frasi a sfondo sessuale la pratica più diffusa tra i ragazzini. L’età sempre più bassa. Il rischio maggiore si ha proprio con ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Durante le nostre conferenze nelle scuole, quanto parliamo di cyberbullismo cerchiamo di aiutare i ragazzi a capire rischi e pericoli che ci sono nell’invio di immagini del genere. Dateci una mano, prima che sia troppo tardi!
Contattaci per organizzare le conferenze nella tua scuola con il movimento studentesco extreme school project!
Vincenzo Abbate