La nostra autorità si è mossa dopo una denuncia che è arrivata dall’Emilia. Un adulto ha scritto messaggi-esca a un bambino di 9 anni sul social cinese dei video: “Sei il mio fratellino, ti voglio conoscere”
Un bambino di 9 anni è su TikTok, il social network dei video amatoriali, come migliaia di suoi coetanei, quando un adulto gli scrive. E questo adulto gli indirizza frasi sospette, gravi.
Del tipo: “Ti voglio bene”, “sei il mio fratellino”, “ti voglio conoscere”.
L’uomo, poi, dà istruzioni perché questo loro contatto sfugga ai controlli dei genitori del piccolo:
“Infilati sotto le coperte quando parliamo, così nessuno ti ascolta”.
Quindi l’adulto promette di cambiare la foto profilo su WhatsApp:
“Metto un bambino, così mamma e papà non se ne accorgono”.
Ma i genitori, attenti, scoprono tutto e presentano una denuncia – in prima battuta – ai Carabinieri della città emiliana dove vivono. Poi si rivolgono al Garante della Privacy. Ed è anche per questo che il nostro Garante della Privacy ha acceso un faro su TikTok chiedendo una vigilanza europea sul social network di passaporto cinese.
Il 24 gennaio, il Garante italiano Antonello Soro ha scritto al Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) proponendo di creare un gruppo di lavoro composto da esperti – simile a quello che ha indagato su Facebook – per capire quali insidie si nascondano dentro TikTok.
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA (Antenne)
Nella sua lettera, il nostro Garante ricorda che gli inglesi si sono già mossi. Da febbraio del 2019, l’Autorità indipendente per il settore dei media (l’Ico) indaga su TikTok. In particolare, l’Autorità vuole capire come TikTok raccoglie e gestisce i dati personali degli iscritti al social; e se il suo sistema di messaggistica sia aperto al punto da permettere a qualsiasi adulto di scrive liberamente ad un bambino.
Sottolinea la necessità di prendere un’iniziativa “in maniera forte e coordinata, anche in considerazione della delicatezza e della rilevanza di questo tipo di piattaforme“. La questione ora verrà messa sul tavolo della prossima plenaria dell’Edpb che riunisce tutti i Garanti della privacy europei, in programma a Bruxelles il prossimo 28-29 febbraio.
Oggi TikTok è in 150 Paesi, tradotto in 75 lingue, ed è il social preferito dagli adolescenti. Balli, brevi sketch, scherzi o gag che vedono come protagonisti soprattutto ragazzi e animali scandiscono l’offerta quotidiana della piattaforma scelta per il 66% degli utenti sotto i 30 anni.
“Un fenomeno globale che in Italia in soli tre mesi è passato da 2,1 milioni di utenti unici a 6,4 milioni (popolazione online maggiorenne), con un incremento del +202%, la più alta crescita nel panorama Internet del nostro Paese“, raccontano da ComScore riferendosi ai dati di novembre.
Numeri dai quali, per di più, sono escluse fasce consistenti di minorenni. Ma sappiamo che già a gennaio del 2019 la metà di coloro che hanno fra i 6 e 14 anni avevano l’app sul proprio smartphone.
Oggi TikTok è in 150 Paesi, tradotto in 75 lingue, ed è il social preferito dagli adolescenti. Balli, brevi sketch, scherzi o gag che vedono come protagonisti soprattutto ragazzi e animali scandiscono l’offerta quotidiana della piattaforma scelta per il 66% degli utenti sotto i 30 anni.
Fonte:
Adolescenze Estreme La redazione
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