Le baby-bulle sono ora accusate di violenze, lesioni personali e minacce gravi ai danni delle loro innocenti coetanee
Due ragazzine terribili, la più grande di 14 anni e la più piccola, addirittura, di 11, sono state denunciate dalla polizia postale di Catania per lesioni e minacce aggravate nei confronti di due loro coetanee compagne di scuola.
“Se mi fai la denuncia te ne vai da Catania…”. È la frase choc pronunciata dalle baby-bulle durante l’aggresione fisica alle loro coetanee al suono della campanella al termine delle lezioni all’uscita da scuola.
L’episodio, incredibile, è avvenuto durante una rissa in una scuola media del capoluogo etneo e finita sui social: una di loro due, infatti, non contenta, ha ripreso la violenza con uno smartphone diffondendo il video sul web ormai rimosso dalla polizia. Al termine della violenza, si sono “assicurate”, dietro minaccia, che le due malcapitate non parlassero con nessuno.
Lungo ed incomprensibile l’elenco delle accuse a carico delle ragazzine-bulle: violenze, lesioni personali e minacce gravi ai danni delle loro innocenti coetanee. Le vittime hanno avuto bisogno di alcune medicazioni effettuate in ospedale. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione della dirigenza della scuola ed è stata attivata la polizia postale.
La Procura per i minorenni ha disposto l’audizione delle quattro ragazze, il sequestro dei dispositivi mobili e la rimozione del video. Le 14enne e l’11enne sono state denunciate dalla polizia postale, ma la ragazzina più piccola non è penalmente imputabile per la sua età. Da quanto appreso, il litigio sarebbe scaturito per futili motivi.
Un precedente simile
Questo episodio di baby-bullismo ricorda quanto accaduto un paio di anni fa a Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia. In quella circostanza, una ragazzina di 12 anni era stata picchiata e minacciata addirittura da quattro sue compagne di classe.
Sembra che la ragazzina vittima di bullismo fosse intervenuta, il giorno precedente, a difendere una sua amica, per un litigio avuto a scuola con le quattro alunne. Il giorno dopo, al mattino, prima di entrare in classe e fuori dalle mura scolastiche, le bulle, quattro ragazze di età compresa tra i 13 e i 15 anni, hanno aspettato la dodicenne con la quale hanno avuto un diverbio. Poi, secondo le dichiarazioni della madre, riprese dalle parole si è arrivati ai fatti e la vittima è stata picchiata: strattoni ai capelli e pugni sulla schiena. Poi la minaccia: “Ti aspettiamo fuori dalla scuola con le forbici”.
L’episodio di Catania è ancor più strano ed incomprensibile perchè, apparentemente, la violenza è stata perpetrata senza alcuna spiegazione.